È parso bene a noi, riuniti di comune accordo...» (At 15:25) questo testo è parte della descrizione che Luca fa del Concilio di Gerusalemme. Era il desiderio degli apostoli e dei discepoli avere la certezza che a Gerusalemme, l’assemblea dei credenti rappresentasse l’occasione per trovare assieme l’accordo, sotto la guida dello Spirito Santo, per quelle che dovevano essere le indicazioni da inviare alle chiese. Giunti a Gerusalemme e riuniti tutti insieme in un unico luogo, hanno condiviso quello che grazie alla guida del Signore avevano già̀ realizzato e, di comune accordo, hanno lavorato per il futuro dell’opera che a loro era stata affidata.
Degni di nota sono i sentimenti che spingono Luca a scrivere «i nostri cari Barnaba e Paolo» (v. 25), termini utilizzati in riferimento a coloro che sono strettamente uniti nella fede e nell’amore fraterno. Nella Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, così come previsto dal Regolamento, ogni 5 anni viene organizzata una sessione ordinaria dell’Assemblea Amministrativa dell’UICCA (Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno).
Il Comitato Esecutivo dell’Unione in consultazione con la Divisione intereuropea ha stabilito di convocare la XXVII Assemblea Amministrativa dal 3 al 6 marzo 2024.
Questo appuntamento importante offre a ogni membro di chiesa la possibilità̀ di partecipare alla direzione dell’Opera attraverso la delega di potere.
In vista di questo importante evento, su proposta del presidente dell’Unione, così come previsto dal Regolamento, il comitato ha votato il consiglio di presidenza dell’Assemblea nelle persone di: Tiziano Rimoldi (presidente); Cristian Bovo e Cinzia Vacca (vicepresidenti). Inoltre, è stata nominata la commissione organizzativa dell’Assemblea composta da: A. Cretu (presidente), I. Barbuscia (segretario), G. Murittu (tesoriere), Tiziano Rimoldi, Constantin Dinca, Daniele Calà, Vincenzo Annunziata.
Iniziamo a pregare individualmente e assieme alle nostre comunità̀ per questo importante appuntamento, chiedendo la guida dello Spirito per coloro che organizzano, per tutti i delegati, i partecipanti e per i lavori che avranno luogo. Che tutto sia fatto con fede nel Signore e amore fraterno.
Fin dalle sue origini, la chiesa avventista ha rifiutato il sistema organizzativo basato sul carisma di una singola persona e ha aderito al sistema sinodale e conciliare nella scelta di una leadership fondata sulla dinamica comunitaria, che prende decisioni in comitati, commissioni e assemblee. Questa procedura potrà forse apparire lenta e farraginosa rispetto alla rapidità con cui può decidere un singolo individuo, come per esempio il titolare di un’azienda. Il sistema autocratico, però, può con la stessa rapidità scivolare verso una forma di autorità autoreferenziale e narcisistica, mentre la dinamica comunitaria, basata sul principio che un gruppo possiede maggiori elementi di verifica interna, chiama in causa la capacità di tutti nel comunicare e interpretare al meglio e responsabilmente gli obiettivi della chiesa. L’Assemblea che si costituirà per alcuni giorni a marzo 2024, con la presenza dei delegati di tutte le comunità avventiste, avrà il compito di compiere scelte responsabili, ma la responsabilità sarà esercitata con maggiore accuratezza se maggiori saranno le informazioni acquisite da ogni singolo delegato. Urgono «delegati informati». Per rendere più agevoli i lavori dell’Assemblea è necessario che ogni delegato conosca bene le procedure e le regole esplicite (e implicite), comprenda e apprezzi le dinamiche organizzative, contribuisca a fare proposte concrete da realizzare, condizioni permettendo, nel quinquennio successivo, ma più di ogni cosa il delegato dovrà sviluppare alcune qualità indispensabili per realizzare con efficacia il senso comunitario.
1. Prima di tutto l’Assemblea, oltre a essere un incontro comunitario, è anche un incontro con Dio e la sua Parola. La Scrittura ci incoraggia ad avere una spiccata sensibilità verso le esigenze altrui con mente ricettiva e pronta ad ascoltare prima di parlare. Pertanto ogni delegato dovrebbe coltivare un atteggiamento empatico con il quale sarà possibile capire meglio le motivazioni altrui, perché spesso l’altro vive e vede la realtà in modo diverso da come posso viverla e vederla io.
2. Ogni persona, volente e nolente, esercita un influsso sugli altri, nel bene e nel male; ognuno di noi può persuadere e incoraggiare, se sapremo comunicare in modo argomentativo e serenamente, anche quando dissentiamo o riproviamo un certo comportamento. Ogni delegato infatti può ispirare gli altri ad avere una visione convincente; per questo occorre esprimere il proprio contributo con un tono emotivo positivo.
3. Infine, ognuno dovrebbe essere pronto a trarre il meglio dalle persone come fece Gesù quando scelse i dirigenti (gli apostoli) per la più grande opera mai esistita al mondo. I discepoli erano semplici «pescatori» incolti, uno era perfino «pubblicano», categoria alquanto criticata, ma tutti erano motivati dal desiderio non solo di lavorare con spirito di gruppo ma soprattutto di realizzare il piano divino. Questo vale sia per i lavori comuni in Assemblea, sia per quelli delle commissioni.
Nel Nuovo Testamento esistono tracce di organizzazione ecclesiastica, anche se non troviamo un modello prestabilito. - Ovunque vanno Paolo e Barnaba eleggono anziani locali (At 14:23). - L’istituzione diaconale (At 6:1-6) dimostra che esiste una suddivisione dei compiti all’interno della chiesa. Non c’è da stupirsi perché la Qahal ebraica era fortemente organizzata. - Il disordine di Corinto viene disapprovato e Paolo invita la comunità a fare ogni cosa con ordine (1 Cor 14:40). Per ciò che concerne il tipo di organizzazione, è molto difficile stabilire un modello compiuto. La chiesa era un organismo troppo giovane per maturare uno schema di governo, ma è un errore credere che non ve ne sia alcuno. Nella storia della chiesa, la sua organizzazione si è sviluppata in tre direzioni: a. episcopale; b. congregazionalista; c. sinodale.
a. Episcopale
È un sistema fondato sulla figura del «vescovo» (episcopos) che diventa il cuore del funzionamento della comunità. È una forma di governo piramidale che prevede una triplice ripartizione del ministero: vescovi, presbiteri e diaconi. Questo è il modello accettato dalla chiesa cattolica e ortodossa. I vescovi sarebbero i successori degli apostoli (la «successione apostolica» sarebbe stata trasmessa da vescovo in vescovo). Esistono difficoltà storiche per documentare gli anelli di congiunzione di questa lunga catena, che termina con il papato moderno, una sorta di «monarchia assoluta». Le chiese riformate mantengono il sistema episcopale non collegandolo alla «successione apostolica» ma alla fedeltà evangelica. La chiesa avventista non segue il modello episcopale.
b. Congregazionalista
Il governo della chiesa è basato sull’autorità della comunità locale. È un sistema autonomo che dà piena autorità alla base; i membri della comunità locale riconoscono i doni spirituali, eleggono anziani e diaconi. Insomma, è la chiesa locale che governa! Il pastore e l’anziano sono scelti dalla comunità; la consacrazione è amministrata dalla comunità e tutti i membri partecipano alla cerimonia. Sul piano biblico, infatti, è l’assemblea locale che vota le misure disciplinari (Mt 18:15-17), elegge anziani e diaconi (At 6:1-6; 14:23), sorveglia in materia di dottrina (1 Gv 4:1, 2:20,27). Paolo esorta a esaminare ogni cosa e a ritenere il bene (1 Ts 5:21). Chi deve esaminare? Paolo o la chiesa intera? Certamente, la chiesa tutta. La chiesa avventista, però, non segue il modello congregazionalista.
c. Sinodale
Non è un sistema perfetto, ma è quello più vicino alle Scritture. I presbiteri dirigono nel nome della comunità. - Gli anziani locali scelti dalla chiesa la dirigono. Se ci sono diversi presbiteri allora si costituisce il collegio degli anziani, con il primo anziano che sorveglia e insegna. Paolo li distingue da quelli che lavorano nella predicazione e nell’insegnamento (1 Tm 5:17).
- Un gruppo di chiese di una determinata area geografica costituiscono il «presbiterio» (Federazione o Campo) che opera sotto un’unica direzione.
- Più presbiteri messi insieme costituiscono il Sinodo (syn-hodós = «fare uno stesso percorso insieme»), l’Unione nel nostro caso. Dopo il Sinodo resta solo l’Assemblea Generale.
- Ognuno di questi livelli ha rappresentanti della comunità locale (delegati). A differenza del sistema congregazionalista, in quello sinodale l’autorità non risiede nella comunità locale né nel vertice (vescovo). Il governo sinodale è a cerchi concentrici ed è quello più vicino alle chiese cristiane primitive, basti vedere quello che è avvenuto nel concilio di Gerusalemme (At 15). Conclusione La chiesa avventista ricalca il modello sinodale, che, con tutti i suoi limiti, è quello che più di tutti si avvicina al modello tracciato dalla chiesa primitiva.
Secondo il Regolamento dell’Assemblea i delegati sono regolari (delegati delle chiese) e generali (delegati UICCA). L’unica differenza tra i «principali» e gli «ordinari» è che i primi sono chiamati a formare la Commissione preparatoria incaricata di proporre all’Assemblea la composizione delle quattro commissioni attive durante i lavori assembleari; credenziali, statuti e regolamenti, piani e risoluzioni.
La scelta quindi dei delegati è importante per il buon funzionamento dei lavori dell’Assemblea.
Le qualità e la responsabilità del delegato sono determinanti. Pur essendo eletto dalla comunità locale, egli non rappresentano gli interessi locali soltanto.
Il suo compito è sì amministrativo ma anche spirituale, e richiede conoscenza della chiesa, delle dottrine fondamentali, dei suoi valori e delle sue strutture organizzative.
Sarebbe meglio evitare di scegliere un delegato solo perché ha qualcosa da dire (o ridire) o perché ha del tempo a disposizione nelle giornate dell’Assemblea.
Ellen G. White afferma: «Dio desidera che il suo popolo si comporti intelligentemente. Egli ha organizzato le cose in modo che degli uomini scelti siano mandati come delegati ai nostri congressi. Essi devono essere uomini provati, idonei e degni di fiducia. La scelta dei delegati incaricati di partecipare ai nostri raduni è una cosa molto importante poiché essi saranno chiamati a elaborare dei piani da attuare in vista dell’evangelizzazione dell’opera e quindi devono essere uomini intelligenti, capaci di valutare il rapporto tra causa ed effetto» (I tesori delle testimonianze, vol. 3, p. 265).
I delegati all’Assemblea non vengono scelti per rappresentare solo gli interessi della chiesa locale o della Federazione. Sono chiamati a considerare l’opera nella sua globalità, ricordando la responsabilità di agire per il bene dell’opera mondiale della Chiesa. Non è ammissibile che la delegazione di una chiesa o di una Federazione si organizzi per, o tenti di, orientare i propri voti in blocco. Non è ammissibile neanche che i delegati pretendano la preminenza nell’indirizzare i lavori dell’Assemblea di Federazione/Unione. Ogni delegato si lascerà guidare dallo Spirito Santo ed esprimerà il suo voto seguendo le proprie convinzioni personali. Qualsiasi dirigente di chiesa, di Federazione/Unione che cerchi di influenzare i voti di un gruppo di delegati sarà considerato non idoneo a conservare la propria funzione. (Manuale di Chiesa, edizione 2015, p. 114)”
Il congresso amministrativo del 2024 si comporrà di vari delegati che da ogni chiesa locale saranno scelti per costituire l'Assemblea nazionale dell’Uicca. I delegati rappresentano la chiesa locale da cui provengono, ma non hanno un preciso vincolo di mandato con la stessa, poiché in Assemblea lo Spirito Santo parlerà ai loro cuori e alle loro menti ed essi, ascoltandosi gli uni gli altri con rispetto e umiltà, decideranno personalmente come e cosa votare, in un atto di discernimento dello Spirito individuale e comunitario. Un'ultima postilla: la democrazia in verità non è il modello organizzativo della chiesa, ma solo il metodo attraverso il quale la chiesa, riunita in Assemblea, discerne la Parola di Dio e i doni dello Spirito. Propriamente parlando, la chiesa è teocratica!
Da Milano Centrale a Grosseto: CERCA SU TRENITALIA.COM
Inserire i seguenti parametri sulla ricerca:
Partenza: MILANO CENTRALE; Arrivo: GROSSETO
Sarà garantito il servizio navetta dalla stazione di Grosseto alla Fattoria “La Principina” (8 km), da richiedere compilando l’apposito campo sul modulo iscrizioni.
Da Roma Termini a Grosseto: CERCA SU TRENITALIA.COM
Inserire i seguenti parametri sulla ricerca:
Partenza: ROMA TERMINI; Arrivo: GROSSETO
Sarà garantito il servizio navetta dalla stazione di Grosseto alla Fattoria “La Principina” (8 km), da richiedere compilando l’apposito campo sul modulo iscrizioni.
Autostrada A12 uscita Grosseto sud
UICCA - Statuto Assemblea
SCARICA IL DOCUMENTO
UICCA - Regolamento Assemblea
SCARICA IL DOCUMENTO
UICCA - Rapporti Dipartimento/Istituzioni
SARANNO INVIATI ALL’INDIRIZZO
E-MAIL DEL DELEGATO REGISTRATO
Ricordiamo che tale documentazione è strettamente riservata ai delegati e si chiede di non condividerla con altri e di non diffonderla sui social. Grazie!
È previsto un modulo unico per l'iscrizione di:
Si chiede alle tesorerie delle chiese locali di far pervenire il pagamento delle quote previste (430 euro a delegato se in camera singola (singole esaurite), 330 euro a delegato se in camera doppia, 320 euro se in camera tripla) tramite rapporto di tesoreria di chiesa relativo al mese di febbraio 2024. Eventuali variazioni di delegati saranno regolarizzate con i rapporti successivi.
Attenzione! Vi chiediamo di rispettare i termini di pagamento considerato l'impegno preso con la struttura esterna.
L’importo da inviare all’Unione va registrato come uscita dal fondo chiesa, mentre va registrato in entrata, nello stesso rapporto, nella sezione “Fondi da inviare all’Unione”, utilizzando una colonna libera, in testa alla quale si scriverà “Delegati Assemblea”.
Verrà inviata, quindi, insieme agli altri fondi: decime, SdS, ecc.
Il costo complessivo del soggiorno a persona per l’intero periodo dell’Assemblea è di 430 euro in camera singola (singole esaurite), 330 euro in camera doppia, 320 euro in camera tripla.
È possibile accompagnare i delegati o essere presenti come ospiti/osservatori.
Accompagnatori e osservatori dovranno registrarsi sul sito assemblea.uicca.it e pagare tramite tesoreria chiesa locale come per i delegati.
Il costo complessivo del soggiorno a persona per l’intero periodo dell’Assemblea è di 430 euro in camera singola (singole esaurite), 330 euro in camera doppia, 320 euro in camera tripla.
Coloro che desiderano, per motivi personali, soggiornare un ulteriore notte presso l'albergo, possono farlo, indicando questa loro esigenza al momento della registrazione sul sito assemblea.uicca.it anticipando la data di arrivo (3 marzo) o postecipando quella di partenza (6 marzo).
Quanto prima faremo conoscere il costo per la notte in più e l’eventuale pasto.
Il pagamento andrà fatto sempre presso la tesoreria della chiesa locale.
Anche in merito al costo per l’eventuale presenza di bambini, vi faremo sapere quanto prima.
ATTENZIONE. Le camere singole non sono più disponibili!
Non è prevista la registrazione della riserva del delegato della chiesa locale.
Il suo nominativo va comunicato alla Segreteria Uicca solo nel caso dovesse venire meno un delegato della propria chiesa
APERTURA e CHIUSURA
DELEGATI GENARALI UICCA >>> Per i Delegati Generali UICCA (pastori, delegati aggiunti):
- inizio alle ore 14.00 di domenica 03.03.2024 (com la Commissione preparatoria pastori ed operai)
- chiusura alle ore 16.00 di mercoledì 06.03.2024.
DELEGATI CHIESE >>> Delegati delle Chiese/Accompagnatori/Osservatori:
- inizio alle ore 16.00 di domenica 03.03.2024
- chiusura alle ore 16.00 di mercoledì 06.03.2024.
ISCRIZIONI CHIUSE. PER REGISTRAZIONI RIVOLGERSI PRESSO UICCA (Francesca Evangelisti)